Archive for marzo, 2011


La radioattività non é un invenzione dell’uomo, al contrario. L’esistenza delle radiazione è stata scoperta circa 100 anni fa dallo scienziato Henry Becquerel, che da il nome infatti all’unità di misura dell’apporto di radiazione a seconda degli elementi, naturali e non. Fin dagli albori della vita sulla Terra, l’umanità è immersa in “mare” di radiazioni. Vi sono appunto isotopi in natura definiti stabili, altri invece, essendo instabili, generano altri elementi spontaneamente che trasformandosi emettono particelle radioattive. Questo processo si definisce “disintegrazione” o “decadimento radioattivo”, cioè l’atomo che si trasforma e quindi decade.

Oltre alle radiazioni atomiche e isotopiche, sul nostro pianeta siamo continuamente esposti ad altri elementi radioattivi come il potassio ( al 30%, isotopo 40K, generato per irraggiamento del potassio naturale dai raggi cosmici che riescono ad arrivare al suolo), il 15% al gas radon emanato dal sottosuolo, il 15% dai materiali da costruzione e il 13% (al livello del mare) dalla radiazione cosmica. Salendo di quota la radiazione cosmica aumenta, per l’assottigliarsi dello strato di aria che ne assorbe la maggior parte: a 5500 metri di altitudine la dose assorbita sale a circa il doppio di quella al livello del mare. Il potassio 40 è responsabile di tutta la radioattività naturale presente all’interno del corpo umano. L’unità di misura della dose assorbita dalla materia a seguito dell’esposizione alle radiazioni ionizzanti é il Gray (simbolo: Gy).

Esistono tre tipi di radioattività:

  • R. ALFA: atomi i cui nuclei contengono quantità eccessive di protoni e neutroni emettono di solito una radiazione alfa, composta da un nucleo di elio (due protoni + due neutroni), e avente due cariche positive. Tale disintegrazione porta alla formazione di un isotopo di altro elemento chimico, avente numero atomico diminuito di due unità e numero di massa diminuito di quattro unità.

Esempio: l’uranio 238 (92 protoni + 146 neutroni) emette radioattività alfa                              trasformandosi in torio-234 (90 protoni + 144 neutroni), con un tempo di                                dimezzamento di 4,5 miliardi di anni.

Le radiazioni alfa, per la loro natura, sono poco penetranti e possono essere                        completamente bloccate da un semplice foglio di carta.

  • R. BETA: Atomi i cui nuclei contengono quantità eccessive di neutroni emettono di solito una radiazione beta, costituita da un elettrone. In particolare, uno dei neutroni del nucleo si disintegra in un protone e in un elettrone, che viene emesso. Tale disintegrazione porta alla formazione di un isotopo di altro elemento chimico, avente numero atomico aumentato di una unità (il protone in più) e numero di massa invariato (il protone si é sostituito al neutrone).

Esempio: il cobalto-60 (27 protoni + 33 neutroni) emette radioattività beta                            trasformandosi in nichel-60 (28 protoni + 32 neutroni), con un tempo di                                  dimezzamento di 5,3 anni.
Le radiazioni beta sono più penetranti di quelle alfa, ma possono essere                                  completamente bloccate da piccoli spessori di materiali metallici (ad esempio,                    pochi millimetri di alluminio).

  • R. GAMMA: La radiazione gamma é una onda elettromagnetica come la luce o i raggi X, ma molto più energetica.Le radiazioni alfa e beta sono invece di tipo corpuscolare e dotate di carica (positiva le alfa, negativa le beta). La radiazione gamma accompagna solitamente una radiazione alfa o una radiazione beta.  Infatti, dopo l’emissione alfa o beta, il nucleo é ancora eccitato perché i suoi protoni e neutroni non hanno ancora raggiunto la nuova situazione di equilibrio: di conseguenza, il nucleo si libera rapidamente del surplus di energia attraverso l’emissione di una radiazione gamma.Esempio: il cobalto-60 si trasforma per disintegrazione beta in nichel-60, che raggiunge il suo stato di equilibrio emettendo una radiazione gamma.Al contrario delle radiazioni alfa e beta, le radiazioni gamma sono molto penetranti, e per bloccarle occorrono rilevanti spessori di materiali ad elevata densità come il piombo.

L’attuale situazione in Giappone nella centrale nucleare Fukushima.1, è oramai fuori controllo; i  nuclei all’uranio dei reattori stanno fondendo, sembrava che i primi tre fossero tenuti sotto controllo, ma invece la reazione a catena ha contagiato anche i reattori 5 e 6. Dopo svariati tentativi come l’aggiunta di acqua di mare, che, ricca di iodio, tratterrebbe la pericolosissima fuga di idrogeno combusto, oltre ad abbassare il punto di fusione del nucleo, nulla si sta risolvendo. I media, i telegiornali, i giornali in questi giorni usano il verbo “esplodere” per spaventare e fare notizia a tutti costi, su un fatto che di per se è già “scottante”. Devo quindi assolutamente precisare che  un reattore nucleare non può mai esplodere come una bomba: al massimo potrebbe esplodere come una caldaia a vapore senza valvole di sicurezza , oppure potrebbe accadere che il suo combustibile fonda, convertendosi in una costosa scoria, come accadde a Three Mile Island, molto difficile da controllare e da smaltire. Nel caso di Fukushima, il panico è fomentato da un ricordo nucleare che non solo ha lasciato il segno, ma anche una vasta frangia di gente che si è schierata contro la costruzione di centrali atomiche in Giappone, ma che non è stata considerata affatto (in giappone ad oggi esistono 56 centrali nucleari attive). Il panico a Fukushima e nelle zone limitrofe si sta diffondendo, le scorie viaggiano con i venti, la pioggia, la neve, l’acqua e il cibo, intaccando di radiazioni a livelli letali e insostenibili. Ora l’unica soluzione pare sia di gettare e ricoprire con  del cemento “armato”  i reattori, come fu fatto per Chernobyl nel 1987; ricoprire il tutto, nascondere, isolare, dimenticare.

La preoccupazione riguardo al nucleare come fonte energetica sta spaccando i paesi in pezzi, in opinioni contrastanti, dibattiti, “sketch” televisivi, in cui politici si mettono in cattedra solo per fare la loro propaganda, senza rendersi conto dei fatti, della realtà.

Gli scienziati, quelli veri, disinteressati alle campagne del business politico-aziendale, sostengono che le risorse di uranio e plutonio (gli elementi che compongono i nuclei delle centrali nucleari), sono in esaurimento sul pianeta, perciò per costruire nuove centrali, la materia prima si dovrà suddividere ed alzare di prezzo. Sommiamo i costi della costruzione degli impianti (per cui ci vogliono circa 7 anni per l’avviamento), sommiamo i costi dello smaltimento e arriviamo ad accumulare radiazioni impari alla produzione di energia, che si potrebbe produrre con metodi sicuramenti più puliti e meno cari, soprattutto meno pericolosi. Alcuni dati:

  • il “dimezzamento” del plutonio dura 24000anni, dopo un isolamento di 240mila anni
  • il combustibile scaricato da un reattore di 2º o 3º generazione ad uranio mantiene una pericolosità elevata per un tempo dell’ordine del milione di anni
  • La AIEA  stima in 5,5 milioni di tonnellate le scorte di uranio globali, considerando i giacimenti già identificati.
  • Attualmente già si consuma più uranio di quanto se ne produca
  • Lo scienziato svizzero Michael Dittmar ritiene che già a partire dal 2013 si assiterà a un “supply crunch”, la contrazione delle forniture.

Per dare un idea del numero di centrali nucleari nel mondo, segue un elenco aggiornato:

ARGENTINA 2                                                                       
ARMENIA 1
BELGIO 7
BRASILE 2
BULGARIA 4
CANADA 18
CINA 9
FED. RUSSA 31
FINLANDIA 4
FRANCIA 59
GERMANIA 17
GIAPPONE 56
INDIA 15
IRAN 0
ITALIA 0
KAZAKHSTAN 0
LITUANIA 1
MESSICO 2
OLANDA 1
PAKISTAN 2
REGNO UNITO 23
REP. CECA 6
REP. COREA 20
ROMANIA 1
SLOVACCHIA 6
SLOVENIA 1
SPAGNA 9
SUD AFRICA 2
SVEZIA 10
SVIZZERA 5
TAIWAN 6
UCRAINA 15
UNGHERIA 4
USA 104

L’elenco soprastante non deve spaventare, ma solo permettere di identificare quali siano le zone a rischio sismico nel mondo in cui potrebbe verificarsi ciò che stiamo osservando in Giappone.

L’Italia, sta festeggiando la sua unità, ma nei fatti è ancora divisa, frammentata, indecisa su scelte importanti da prendere per il suo popolo, e invece che cercare sempre esempi esterofili, per una volta, dovrebbe essere “lei” a dare esempio di sicurezza, pulizia, senso civico, ecologia, logica etc etc.

Al prossimo aggiornamento…

giappione11marzo2011Non poteva iniziare diversamente il mio blog. Ieri mattina la Terra si è sfogata in un altro terremoto che ha sconvolto il Giappone, un sisma di potenza 8,9 della scala Richter (di cui il grado max è il 10°), qualcosa che la mente umana, con gli strumenti e la tecnologia attuale, non può prevedere. Migliaia i morti, altrettanti dispersi, centrali nucleari a rischio di esplosione e dispersione di scorie radioattive, incendi, navi e treni dispersi. L’onda d’urto si è fatta sentire in tutto il pacifico, inondando anche le coste californiane, ma non solo. Strenuamente, il popolo si difende come può, ma la forza dirompente della natura è incontrollabile, insondabile. Migliaia sono i siti di divulgazione in cui viene propinata una imminente “fine del mondo”, le teorie si sprecano, le parole anche. Il 2012 è in arrivo, il sole ha ripreso la sua attività dopo un ciclo di letargo durato circa 11 anni (come normale), i terremoti degli ultimi due anni hanno cambiato il volto del pianeta, strani fenomeni elettromagnetici , il clima impazzito, la gente impazzita. La congiuntura economica a livello mondiale, le numerose guerre civili del magrehb, del medio oriente, di piccoli stati ove la democrazia non è mai esistita. Non che in Occidente ci sia, forse vi è giusto l’illusione di una libertà che però nei fatti e nei diritti umani non viene assolutamente rispettata.

Il fatto che dovrebbe preoccuparci di più, in realtà pare non sfiorarci affatto. Cioè, come può “l’Umanità” far fronte a tutto questo marasma incontrollato di ideologie che si scontrano, di placche tettoniche che si scontrano?Qual’è in nostro ruolo, la piccola parte che ci spetta per la salvezza della nostra grande ed unica casa: il pianeta Terra??? Esodi biblici, bombe, rabbia, cataclismi….forse un rimedio esiste.

Forse ciò che sembra la Fine, si può tramutare in un Inizio.