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Da Sandy, a Nilam, e molti altri gli eventi climatici che fanno sembrare il nostro Pianeta impazzito.

Non solo i versanti atlantici ed oceanici, adesso anche il Mare Nostrum, il Mediterraneo, sta subendo le conseguenze dei famigerati “cambiamenti climatici“. Il bacino mediterraneo, considerato fin dall’antichità un mare tranquillo e protetto, adesso è nel mirino di eventi meteorologici di rara intensità e di una fenomenologia che si sta mostrando sempre più frequente e devastante. I commenti a riguardo possono solo riguardare, a mio parere,  una “nicchia” di illuminati della comunità scientifica, che ha già denunciato da tempo alle istituzioni e agli organi governativi,  le variazioni di temperatura che si sono riscontrate negli oceani e nei mari, ma che stranamente non hanno avuto alcun esito a livello di divulgazione ufficiale. La denuncia ha fatto luce sulle reazioni esponenziali e proporzionali all’aumento di temperatura, provocando fenomeni di questo tipo in aree del pianeta fin’ora non considerate a rischio.  Anomalie appunto, si potrebbero chiamre così. Se non fosse però un effetto, ben chiaro per altro, che mette in stretta relazione l’aumento di Co2 nell’atmosfera, surriscaldando il pianeta, grazie alla continua emissione di gas estratti dai combustibili fossili, che ci ostiniamo ad utilizzare e ad estrarre, fino all’ultimo centesimo di qualche “paperondepaperonis del petrolio” che non vede oltre il suo portafoglio, e non vede oltre l’Oggi. Parlarne sembra un romanzo di fantapolitica ambienatalista, ma solo la realtà aprirà gli occhi a molte persone, e purtoppo c’è il rischio che ne chiuda molti altri e per sempre. Il bello dell’evoluzione umana sarebbe il poter prevedere o premunirsi, il brutto è che esiste un’omertà consumistica, fomentata da lobby e multinazionali che pagano e minacciano per tappare la bocca a chi avrebbe saggi e relistici moniti sul come poterci salvare la pelle in tempo. Peccato che anche un disastro produca businness. Vi lascio ai video di oggi che non hanno bisogno di ulteriori commenti.

28/11/12 – I DANNI DEL TORNADO A TARANTO

E’ un vero e proprio pellegrinaggio, quello che sta interessando migliaia di persone in viaggio verso le zone della costa nord est del pacifico. Un orda di astrofili, ma anche di gente comune che vuole essere presente ad un evento astronomico raro e suggestivo: una eclissi totale di Sole.

Sarài infatti la mattina del 4 Novembre, quando in Italia sarà ancora il tardo pomeriggio del 13 Nov.), un’ora dopo il sorgere del sole, che la Luna si interporrà tra la Terra e la nostra stella, e per 2 minuti vi sarà buio. Un evento considerato in antichità come un cattivo presagio, è invece studiato oggi dagli scienziati per comprendere il grande mistero del riscaldamento coronale. Gli astronomi infatti cercano da tempo di scoprire perchè l’atmosfera esterna del Sole, la “corona”, sia più calda della superficie del Sole, che raggiunge i 6000 °C, mentre la corona sembra sfiorare il milione di gradi Celsius, forse anche di più. Per elpletare al meglio questi calcoli, gli scenziati utilizzano strumenti particolari, chiamati “coronografi”, che bloccanoil bagliore solare rivelando la debole corona. Il sole è monitorato costantemente 24/24 h, da sonde lanciate nello spazio, ma nessuno strumento potrà eguagliare la Luna, il nostro satellite naturale, considerata il più grande “coronografo” della natura. Shadia Habbal, scienziato dell’Istituto di Astronomia alle Hawaii sostiene: “Quella rappresenta l’area dove tutto il campo magnetico e i processi fisici responsabili per il riscaldamento della corona si stanno evolvendo più rapidamente”, continua “Durante le eclissi, la Luna rivela la corona più interna che i coronografi artificiali faticano a vedere”.

E la notte prenderà il posto al giorno per qualche minuto, uno dei fenomeni più suggestivi della natura. Il cono d’ombra della Luna attraverserà l’Oceano Pacifico meridionale, tranne le aree al nord dell’Australia, determinando anche un’eclissi parziale, quindi provocando solo la penombra, visibile in una zona che coprirà aree più vaste di territorio, tra cui Australia, Nuova Zelanda e parte dell’Antartide e il sud del Sud America.

Il percorso centrale dell’eclisse passerà nel parco nazionale di Garig Ganak Barlu,in Australia, a circa 250 chilometri ad est di Darwin, alle 21:35 (ora italiana). Viaggiando a sud-est, l’ombra attraverserà rapidamente il Golfo di Carpentaria e raggiungerà la penisola di Cape York alle 21:37. La prima e unica regione popolata del percorso si trova lungo la costa orientale del Queensland, sulla città di Cairns. La città posta nei pressi della Grande Barriera Corallina si troverà a circa 30 chilometri a sud della linea centrale. La popolazione potrà godere dell’eclissi totale alle prime ore del mattino per 2 minuti, quando il Sole sarà ad un’altezza di 14° sull’orizzonte orientale. Gli osservatori sulla linea centrale potranno assistere a 5 secondi in più di totalità, ma le condizioni atmosferiche locali avranno un ruolo ben maggiore rispetto alla scelta di un sito che vivrà il fenomeno per qualche secondo in più. Dopo aver lasciato l’Australia l’ombra scivolerà sopra l’Oceano, disturbata da un ulteriore approdo per il resto del suo percorso. Il massimo oscuramento si verificherà nel Sud del Pacifico alle 23:11:48 (ora italiana). In questo istante, l’asse d’ombra della Luna passerà più vicino al centro della Terra. La durata massima della totalità sarà di 4 minuti e 2 secondi, con un’altezza del sole di 68°, mentre la larghezza del cono d’ombra sarà di 179 chilometri. Proseguendo attraverso il vasto Pacifico del Sud, il percorso dell’ombra finirà a circa 800 chilometri ad ovest del Cile, alle 00:48.

Nell’arco di 3 ore, l’ombra della Luna (l’eclissi di Sole si verifica quando la Luna si interpone tra la Terra ed il Sole) percorrerà un sentiero di circa 14.500 chilometri di lunghezza, che coprirà lo 0,46% della superficie terrestre. Le esclissi totali di Sole rappresentano forse il fenomeno astronomico più spettacolare e suggestivo a cui la terra possa assistere, che permettendo di osservare variazioni meteorologiche e naturalistiche eccezionali. La temperatura tende a raffreddarsi per assenza di irraggiamento solare, mentre una brezza costante si fa strada durante la fase di totalità: è il vento dell’eclissi. Il calo di luce altera i comportamenti degli animali: quelli notturni escono dalle loro tane, e viceversa, molti altri vanno a riposare. Il cielo stellato, soprattutto per quanto riguarda le stelle più brillanti, appare improvvisamente al posto del blù del giorno, svanendo a sua volta mentre il disco lunare permette nuovamente la visione del Sole. Dopo la fase di totalità, l’ombra della Luna si propagherà lungo il Pacifico meridionale, tracciando una linea di migliaia di chilometri in acque disabitate, raggiungendo quasi le coste del Sud America. Naturalmente e purtroppo, dall’Italia, visti gli orari descritti, il fenomeno non sarà visibile. Per assistere alla prossima eclissi totale di Sole dalla nostra penisola, si dovrà attendere il 2081.

Fonti: http://science1.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2012/07nov_totaleclipse/  –  http://www.meteoweb.eu