Gli Stati Generali della Green Economy, la due giorni dedicata all’economia verde, si è conclusa il 9 novembre ed  è stata indicata  una “road map verso la sostenibilità” scandita dalle 70 proposte emerse dal lungo processo di partecipazione che ha visto coinvolti più di 1.000 esperti che hanno lavorato su otto temi strategici. Più di 1.500 partecipanti, circa 40 relatori, due ministri. Il Ministero dell’Ambiente e altre 39 organizzazioni di immprese “green”, hanno promosso questo evento, anche con il supporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, confermando che in Italia l’economia verde costituisce un settore innovativo e che può creare occupazione, innescando un opera di contrasto alla recessione economica, un settore proiettato sul mercato internazionale.

Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, conferma il successo di questa due giorni, in cui sono stati coinvolte varie imprese, in una piattaforma di 70 proposte unitaria ed efficace. Gli interventi degli esponenti politici, sindacali e imprenditoriali, hanno raccolto ampio consenso. Ronchi commenta infatti : “Mille rivoli si sono incontrati e hanno dato vita ad un fiume, il fiume della green economy che comincia a scorrere anche in Italia. Questo fiume non scomparirà, ma si farà vedere e sentire come forza reale per affrontare la crisi italiana e aprire nuove possibilità di sviluppo”

Tra le 70 proposta vi è la tesi 46, ossia quella che prevede la “promozione di un’azione specifica per il sostegno allo sviluppo delle rinnovabili termiche”, che da oggi è operativa in Italia e affiancata da un decreto sugli incentivi alle famiglie e alla pubblica amministrazione, decreto annunciato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, nel suo intervento nella sessione finale della due giorni.

Il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini è intervenuto a margine degli Stati Generali della Green Economy,affermando che le 70 proposte del Programma, “possono costituire una road map verso lo sviluppo sostenibile e la green economy in Italia può essere una chiave per uscire dalla crisi”.

Infatti, il rapporto “Green Economy per uscire dalle due crisi”, vede già dei risultati molto positivi, tra cui 193 corsi universitari in economia verde, lavoratori nelle eco-industrie in crescita, il settore delle rinnovabili che impiega già oltre 108mila lavoratori, più di 4.500 aziende di agricoltura biologica (deteniamo il più alto numero in Europa) e poi i costi di smaltimento dei rifiuti molto bassi nelle Regioni che hanno scelto la raccolta differenziata spinta.

Per lo sviluppo della Green Economy in Italia, sono stati individuati 8 settori in cui investire: strumenti economici, ecoinnovazione, ecoefficienza, riciclo e rinnovabilità dei materiali, efficienza e risparmio energetico; fonti energetiche rinnovabili; tutela e valorizzazione dei servizi degli ecosistemi; filiere agricole di qualità ecologica; mobilità sostenibile.
Speriamo che i risultati migliorino ancora…;)

 www.statigenerali.org

http://www.meteoweb.eu/2012/11/il-fiume-della-green-economy-comincia-a-scorrere-in-italia/162596/